Pensa all’attimo esatto in cui hai necessità di trovare un’informazione, una notizia, un luogo o vuoi leggere opinioni o recensioni di altri utenti, cercare un ristorante, un albergo, un professionista…dove cerchi? “Elementare, Watson” direbbe quel famoso detective uscito dalla penna di Conan Doyle: sul motore di ricerca per antonomasia, Google!
Come cerchi? Prevalentemente attraverso il computer portatile che ognuno di noi ha sempre con sé, quello che a tutto serve e solo in ultima istanza a telefonare: lo smartphone.
Il primo giugno 1926 la SEAT- Società anonima Elenchi ufficiali per gli Abbonati al Telefono – pubblicò il primo elenco telefonico italiano strutturato in 3 elenchi distinti e separati: uno organizzato per numero, uno alfabeticamente per abbonato e uno per indirizzo.
Negli anni successivi la SEAT è stata la casa editrice di tutti gli elenchi telefonici italiani (Pagine Bianche per gli abbonati privati e Pagine Gialle per gli esercizi commerciali).
Sicuramente ti ricorderai di quando i due elenchi telefonici cartacei, ben impacchettati in un involucro di plastica, venivano consegnati tutti insieme al portone del tuo stabile o direttamente dagli addetti dietro la porta di casa tua.
Che fine hanno fatto oggi gli elenchi telefonici cartacei? Chi li ha ancora in casa e chi li consulta?
Pare che ne vengano ancora stampate circa 12 milioni di copie ogni anno, anche se molto probabilmente tendono ormai ad una naturale estinzione (ad eccezione dell’utilità che possono ancora avere per alcuni anziani o per coloro -pochissimi- che non sono molto avvezzi all’uso della tecnologia) ma continuano a vivere, come sembrerebbe da diverse segnalazioni di utenti, nelle bollette di alcune Compagnie telefoniche dove è presente una voce “contributo annuale per la consegna degli elenchi telefonici” (di fatto, ormai, dal 2012 è escluso l’obbligo dell’invio dell’elenco del telefono tra gli obblighi di fornitura da garantire alla collettività).
L’addebito annuo in bolletta di euro 3,90 (+ Iva al 22%) -di solito nel mese di gennaio e prevalentemente nelle bollette TIM, come denunciato da Federconsumatori– alla voce, come già detto, “consegna elenchi telefonici”, rappresenta un servizio opzionale per il quale è possibile comunicare la disdetta, non essendo più obbligatoria, come detto, la ricezione a casa dell’elenco telefonico.
Tuttavia, la maggior parte delle persone, principalmente per via del contributo annuo irrisorio, non si accorgono di pagare ancora la consegna dell’elenco telefonico cartaceo (ed alcuni ne lamentano anche la mai avvenuta consegna).
Premesso dunque che nessuno più cerchi il Notaio o lo Studio Notarile offline attraverso gli elenchi telefonici cartacei, gli utenti si avvalgono forse degli analoghi elenchi online?
Come gli utenti ricercano i Notai e gli Studi Notarili
“Google, è di fatto quel che di più simile all’invenzione
della stampa ci sia stato dato di vivere.”
(Alessandro Baricco)
Pensi che gli utenti ti ricerchino attraverso gli elenchi telefonici online?
Vediamo…
Se l’utente conosce il nome del notaio cercherà su Google “notaio mario rossi (eventualmente associato alla località, ad esempio “bologna”); se invece sta cercando un notaio in una determinata zona digiterà molto probabilmente “notaio milano zona cadorna” oppure “notaio roma quartiere prati” o anche “studio notarile napoli”.
Il risultato prevalente e nelle prime posizioni è quasi sempre il servizio Google My Business (leggi per un approfondimento l’articolo “Google My Business croce e delizia del tuo Studio Notarile”); se poi il notaio o lo Studio Notarile ha attuato un’ attenta e strutturata Strategia di Comunicazione e Marketing allora comparirà anche il Sito Web Notarile, ad esempio www.notaiomariorossi.it.
Se il notaio ha anche “lavorato” ed investito sul proprio personal brand attraverso il Branding Notarile® (leggi per un approfondimento l’articolo “Branding Notarile®: come far emergere la tua identità (autorevole ed affidabile) o quella del tuo Studio Notarile”) potrebbero comparire, associati alla ricerca “notaio mario rossi”, il suo Profilo Linkedin, quello Facebook e/o anche il suo account Twitter.
Come vedi, gli utenti (noi compresi) non cercano all’interno di un elenco specifico ma ricercano immediatamente nella Rete attraverso gli strumenti che repentinamente gli consentono di avere, in tempi rapidissimi, il risultato: lo smartphone e Google!
Lo smartphone, altresì, richiede una modalità di consultazione delle informazioni adatta alle dimensioni ridotte dello schermo: quindi dovresti avere una versione mobile responsive (ottimizzata per i dispositivi mobili) del tuo Sito web notarile, con informazioni essenziali (e non prolisse) e pulsanti che consentano di chiamarti con un click, geolocalizzarti e raggiungerti (con Google Maps) e contattarti (apertura da smartphone del programma o del servizio di posta elettronica per inviare un’e-mail dal sito).
Non sprecare tempo e denaro, dunque, per comparire dove nessuno ti cercherà ma investi in una pianificazione strategica della tua presenza, attraverso una comunicazione mirata a renderti reperibile dove gli utenti realmente ti cercheranno.
Quell’elenco telefonico dove mi trovi…per non disturbarmi!
Una veloce digressione di attualità sul tema: da un elenco di cui è ormai desueta la consultazione (quello telefonico, sia offline che online) ad uno, al contrario, assai atteso e nel quale moltissimi di noi metterebbero la firma per esservi inseriti quanto prima, a patto che ne venga garantita una reale e concreta attuazione.
È proprio di gennaio 2022, infatti, l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, recante disposizioni in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali.
Tale testo, da tempo atteso e sollecitato da numerose associazioni dei consumatori, regola non solo l’impiego del telefono ma anche l’invio di posta cartacea volti a proporre materiale pubblicitario, la vendita diretta o le ricerche di mercato e le comunicazioni commerciali.
Tutte le numerazioni nazionali, fisse e mobili, comprendendo anche quelle non riportate negli elenchi telefonici, cartacei o elettronici, possono rifiutare di ricevere offerte commerciali.
Gli utenti possono addirittura indicare i soggetti nei confronti dei quali intendono revocare l’opposizione: già prevista per le chiamate telefoniche, è stata estesa alle spedizioni cartacee.
Se voglio, pertanto, posso farmi trovare (adottando una strategia di comunicazione ben strutturata) o posso scegliere la strada dell’oblìo dalle comunicazioni non richieste, non sollecitate e non autorizzate, sia telefoniche che cartacee.
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