Come affermava William Edwards Deming “le due regole principali che stanno alla base della vita stessa sono: 1) il cambiamento è inevitabile; 2) tutti cercano di resistere al cambiamento.”
“Non c’è realtà permanente ad eccezione
della realtà del cambiamento; la permanenza
è un’illusione dei sensi.”
(Eraclito)
Il cambiamento fa parte della nostra stessa vita e si può presentare nel tuo Studio Notarile in molteplici frangenti della tua professione:
- Nomina a notaio ed apertura dello Studio;
- Trasferimento da una Sede notarile ad un’altra;
- Cambio del software gestionale notarile di Studio;
- Ingresso nello Studio di nuovi Assistenti Notarili e Collaboratori;
- Da Notaio a Studio Notarile Associato e viceversa;
- Apertura del recapito notarile (Studio secondario);
- Cambiamenti nella tua vita personale che si riflettono sulla tua professione di Notaio;
- Pandemia e Smart Working
Ogni cambiamento porta in sé una “rivoluzione” e necessita, di conseguenza, di una capacità di gestione di questo mutamento (di ambienti, di condizioni, di stati d’animo, di persone, di organizzazione, ecc…).
Il primo cambiamento (mutazione) dovrebbe avvenire dentro di noi in quanto il mondo fisico è il mero riflesso di come ciascuno di noi percepisce la propria vita e ciò che lo circonda.
Se cambiamo la prospettiva del nostro sguardo e incominciamo a riconoscere che il cambiamento può essere un dono, tutto prenderà una direzione nuova: il cambiamento ci obbliga a non stare mai fermi ad attendere che qualcosa magicamente ci restituisca la vita di prima (a cui eravamo tanto affezionati) e al tempo stesso ci spinge a “muoverci verso” la vita che abbiamo sempre desiderato per noi.
Senza il cambiamento non ci sarebbero progressi nella nostra vita: la stessa felicità non è uno status, non è qualcosa che capita ma, al contrario, è ciò che possiamo far avvenire attraverso le nostre azioni.
La felicità è, fondamentalmente, agire verso una direzione, un’obiettivo che ha stimolato il nostro cambiamento e che ne rappresenta il “motore propulsore”.
Va allenata (attraverso una “palestra della mente”) e sviluppata la capacità di imparare qualcosa di nuovo, di uscire dagli schemi prestabiliti, di coltivare l’attitudine a variare la traiettoria al verificarsi di eventi imprevisti ed imprevedibili.
Il primo cambiamento avviene dentro di te
“Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi
la vita risponde.”
(Alessandro Baricco)
L’origine del cambiamento può essere dovuta:
- ad eventi imprevisti ed imprevedibili;
- ad un malessere o un’insoddisfazione;
- ad una esigenza di crescita (personale o professionale)
Il notaio leader® (leggi per un approfondimento l’articolo “Studio Notarile allo sbando? Come ottenere prestazioni di gruppo eccezionali”) deve coltivare e rafforzare la propria intelligenza emotiva (leggi per un approfondimento l’articolo “Goleman, Notai e 10 errori con i quali si rischia di perdere i propri Assistenti Notarili”) in modo da sviluppare le seguenti capacità:
- saper motivare i propri Assistenti Notarili;
- saper creare gli opportuni presupposti per un efficace lavoro di squadra;
- saper condurre i propri Assistenti e Collaboratori nella ricerca di soluzioni efficaci e sostenibili;
- saper trasformare la resistenza al cambiamento in disponibilità;
- saper ispirare fiducia ed autorevolezza
Coltivare l’attitudine alla curiosità, all’apertura mentale, alla voglia di studiare e comprendere i contesti in evoluzione, ad uscire dagli schemi prestabiliti fanno parte degli strumenti presenti nella “cassetta degli attrezzi” per affrontare il cambiamento.
Il nostro cervello è come un computer di cui i nostri comportamenti costituiscono il software, è l’unica macchina che è in grado di autoprogrammarsi: lavorando su noi stessi possiamo installare nuovi software (nuovi comportamenti) e sostituire o aggiornare quelli già in uso.
La Programmazione Neuro Linguistica (leggi per un approfondimento l’articolo “Sei visivo, auditivo o cinestesico? Ed i clienti del tuo Studio Notarile?”) è un sistema veloce ed efficace per disinstallare comportamenti obsoleti o dannosi ed installarne di nuovi maggiormente efficaci e produttivi.
Perché, infatti, un cambiamento dentro di noi sia duraturo, abbiamo necessità di divenire consapevoli soprattutto dei nostri schemi di pensiero e di comportamento oltre che delle nostre convinzioni limitanti e depotenzianti. Il passo successivo è quello di romperle, interromperle, renderle inutilizzabili, sostituirle con alternative potenzianti ed infine impegnarci per condizionare i nostri nuovi schemi mentali, ripetendoli finché non diventeranno naturali (leggi per un approfondimento l’articolo “Come essere un Notaio leader® centrato e consapevole: Coaching Notarile® e “Ruota della Vita”).
Spunti e suggerimenti per gestire il cambiamento nello Studio Notarile
Il cambiamento, volenti o nolenti, ci costringe ad uscire dalla nostra zona di comfort ed a modificare la nostra routine e le nostre consolidate abitudini.
Spesso il cambiamento dimostra di non rappresentare una minaccia ma un’opportunità, un’evoluzione, una svolta nella nostra esistenza.
Tu, notaio leader®, titolare dello Studio, ed i tuoi Assistenti Notarili e Collaboratori affronterete e gestirete coesi il cambiamento, facendo leva su alcuni aspetti fondamentali che vi consentiranno di assecondare e governare la mutevolezza degli eventi che si presenteranno.
Il cambiamento, attraverso un processo studiato e fluido, potrà essere facilitato direttamente dal notaio leader in prima persona, agevolando il passaggio dal “prima” al “dopo”, con un ruolo attivo di supporto, ascolto, motivazione, coordinamento e controllo oppure tramite una figura manageriale e di coordinamento interna allo Studio, o ancora una figura consulenziale esterna legittimata dal notaio leader ed accettata da tutto il personale di Studio.
#PRESUPPOSTO IMPRESCINDIBILE: IL CAMBIAMENTO E’ INEVITABILE
Prendere atto di ciò ed “allenarci” ad assecondare il cambiamento ci pone in condizione di essere pronti ad “aggiustare la mira” in tempi rapidi e senza rimanere immobili ma flessibili come canne di bambù: capaci di resistere alle tempeste senza spezzarsi.
Possedere un’agile flessibilità è il modo migliore per sopportare le sfide quotidiane.
Il cambiamento all’interno dello Studio Notarile dovrebbe essere il più (e per quanto) possibile programmato, misurato e gestito per essere sopportato ed assorbito da parte di tutta l’organizzazione dello Studio (soprattutto Assistenti Notarili e Collaboratori del Notaio).
#APPROCCIO MENTALE POSITIVO
Cambiare, affrontare il nuovo, andare incontro ad un mutamento non ha un significato negativo e non deve essere accompagnato dalla “paura del cambiamento”: come detto più sopra, buona parte del cambiamento avviene principalmente e preliminarmente dentro di noi.
Al concetto di “cambiare” non va associato quello di “ricominciare” ma quello di “crescere” (nell’accezione positiva di evolversi, migliorarsi, progredire).
La paura è un meccanismo naturale, normale ed atavico di protezione nell’affrontare tutto ciò che si presenta nuovo e sconosciuto (come appunto un cambiamento): è l’istinto adrenalinico che ci porta o ad attaccare (e combattere) o a fuggire (e scappare). E’ dalla paura che ci fa fuggire che nascono infatti la maggior parte dei nostri rimpianti.
Dobbiamo trasformare la paura da “molla che ci tira indietro” a “motore propulsore” del nostro cambiamento, sfruttandone tutte le potenzialità adrenaliniche.
La paura, in giuste dosi, è un “integratore naturale” per affrontare con energia il cambiamento: la paura in dosi massicce ci porta all’immobilismo.
#SVILUPPARE NUOVE COMPETENZE
Il cambiamento attiva un processo di generazione di nuove competenze di cui facciamo esperienza mentre affrontiamo le nuove situazioni: affrontare cambiamenti rappresenta, infatti, una scuola di nuove competenze potenzialmente senza limiti.
Una competenza a parte che merita una riflessione è la resilienza: una vera e propria strategia che ci consente non solo di farci superare una crisi, ma anche di prevenirla.
Per non lasciarsi abbattere, infatti, occorre sviluppare la capacità di “risalire” attivando risorse interne ed esterne, tra cui l’individuazione di persone giuste di cui circondarci (per un approfondimento sul “gruppo dei pari” leggi l’ultimo paragrafo dell’articolo “Elefante o farfalla? La prevalenza sui Social, nel lungo periodo, dell’essere sull’apparire”), la scelta di opporci ai condizionamenti di ciò che accade con piena fiducia in noi stessi ed infine la capacità di trasformare un’esperienza avversa in un’opportunità di crescita e di rafforzamento.
La resilienza è una competenza che è possibile generare a valle di un processo che assicuri il benessere personale dei singoli e del team all’interno di un ambiente di lavoro sano (accogliente, inclusivo, empatico, motivante, ecc…).
#ASSECONDARE E “CAVALCARE” IL FLUIRE
“Come può uno scoglio arginare il mare” cantava Lucio Battisti: come possiamo pensare di opporci al cambiamento e restare immobili mentre tutto intorno a noi cambia e scorre (πάντα ῥεῖ)?
Conviene dunque metterci in gioco con inventiva e voglia di costruire e sperimentarci in qualcosa di nuovo.
Ecco perché dobbiamo allenarci costantemente a maturare esperienza e flessibilità per affrontare le nuove situazioni con un atteggiamento positivo e fiducioso nel futuro.
Muoversi in un contesto nuovo non cancella tutte le competenze maturate nella nostra vita professionale precedente: se sviluppiamo la capacità di analizzare i nostri punti di forza riusciremo facilmente ad individuare nuovi percorsi da intraprendere e porci degli obiettivi sfidanti e raggiungibili in un contesto lavorativo in continua evoluzione.
“La mèta non è un posto, ma è quello che proviamo.”
6 thoughts
Devi accedere per postare un commento.