Come motivare i tuoi collaboratori comprendendo il “clima interno” del tuo Studio Notarile

Il sottile equilibrio interno del tuo Studio Notarile spesso ha a che fare con la spinta motivazionale dei tuoi Assistenti Notarili: come comprendere quali sono le “molle” che stimolano i tuoi collaboratori.

Quali sono i fattori motivanti che stimolano i tuoi Assistenti Notarili ad agire e che li coinvolgono nelle attività e negli obiettivi del tuo Studio Notarile?

L’errore che devi cercare di non commettere è quello di provare a motivare i tuoi collaboratori non facendo leva sui reali fattori che davvero potrebbero motivarli, puntando su elementi che loro considerano demotivanti mentre tu, al contrario, li ritieni motivanti.

Le persone, infatti, se non vengono adeguatamente motivate ti daranno l’impressione (erronea) di non aver voglia di lavorare.

Al contrario, le persone, se correttamente motivate saranno portate a dare il massimo: una persona che si sente apprezzata e motivata farà sempre di più di quello che ci si aspetta da lei.

Si tratta di un “do ut des” che va oltre la corresponsione dello stipendio a fine mese: quando motiviamo un collaboratore stiamo cercando di far sì che “compia uno sforzo” (essere maggiormente organizzato, lavorare di più, prestare maggiore attenzione alla qualità di ciò che compie, essere meno critico o polemico, migliorare la sua interazione con i colleghi o con i clienti, ecc…) a fronte della percezione, per lui, di un vantaggio o della soddisfazione di alcune sue esigenze.

Lo stipendio viene percepito e considerato come un qualcosa di dovuto (e di acquisito) per il tempo trascorso a lavorare nel tuo Studio: non rappresenta, dunque, un fattore realmente motivante e coinvolgente.

Stai chiedendo, quindi, al tuo collaboratore di fare uno sforzo che gli richiede in alcuni casi una grande applicazione, di superare alcuni timori, alcuni limiti personali, alcune idee errate o superate ma in lui radicate da tempo: gli stai fondamentalmente chiedendo di cambiare, di mettersi alla prova.

La considerazione che a questo punto potrebbe immediatamente venirti spontaneo fare, con molta probabilità, è la seguente: “lo pago quindi deve lavorare sodo!

La tua reazione è comprensibile ma non va a centrare il punto della motivazione del personale del tuo Studio Notarile.

Il capitale più importante del tuo Studio Notarile sono i tuoi collaboratori ed è dunque fondamentale per te comprendere quali sono le “molle” che realmente li motivano e li spingono ad agire verificando, al contempo, che corrispondano a quelli che secondo te sono gli stimoli e le motivazioni di cui hanno bisogno.

Cosa desiderano da te i tuoi collaboratori?

“La motivazione è il carburante necessario

a mantenere in movimento il motore umano.

(Zig Ziglar)

Pòniti questa domanda prendendo in considerazioni i 10 punti riportati di seguito, ordinandoli da 1 a 10 secondo la tua personale percezione e cerca di comprendere quali sono le priorità che potrebbero fare la differenza per i collaboratori del tuo Studio Notarile:

  • buone condizioni di lavoro;
  • sentirsi coinvolti nei problemi del lavoro;
  • disciplina non opprimente;
  • pieno apprezzamento per il lavoro svolto;
  • lealtà da parte tua verso di loro;
  • buon livello salariale;
  • promozioni e crescita in ambito lavorativo;
  • comprensione ed interesse verso i problemi personali;
  • sicurezza del posto di lavoro;
  • lavoro interessante

Cosa hai indicato ai primi 3 posti? Molto probabilmente ciò che tu hai riportato ai primi posti nella tua personale valutazione potrebbe non coincidere con quanto effettivamente desiderato dai tuoi collaboratori.

Se così fosse, potresti ritenere di motivare i tuoi collaboratori facendo leva su aspetti per loro, invece, non rilevanti e di conseguenza non motivanti o, in alcuni casi, addirittura demotivanti.

Quanto, dunque, conosci davvero e realmente il “clima interno” del tuo Studio Notarile? E quanto i tuoi collaboratori di Studio e le loro “molle motivazionali ”?

La stessa elencazione va proposta ai tuoi Assistenti Notarili, chiedendo anche a loro di mettere in ordine di preferenza, da 1 a 10, i punti elencati più sopra.

Cosa i tuoi collaboratori considerano più importante

“La motivazione è un motivo in azione.

(Denis Waitley)

Al primo posto, la stragrande maggioranza delle volte, i collaboratori di Studio indicano il “pieno apprezzamento per il lavoro svolto” perché le persone desiderano che il loro datore di lavoro gli evidenzi anche ciò che hanno fatto bene e non solo ciò che hanno sbagliato.

I tuoi collaboratori, quando lavorano bene, quando sono puntuali o addirittura in anticipo nell’espletamento di una determinata attività loro assegnata desiderano che tu glielo dica e che glielo faccia notare.

Qual è l’errore che spesso invece si compie? Quello di cadere nei seguenti assunti: “quanto hai fatto (bene) è dovuto, è il tuo lavoro e non c’è dunque bisogno che io lo evidenzi o lo sottolinei positivamente.

Un tempo, ironicamente, addirittura si diceva: “hai fatto solo la metà del tuo dovere!

Quando invece, al contrario, l’Assistente Notarile non lavora bene questo viene fatto notare, viene corretto, viene sottolineato al diretto interessato: in linea di principio non è errato ma solo se è controbilanciato anche con l’evidenziare quando il tuo collaboratore svolge bene il proprio lavoro.

E’ infatti molto più importante far notare al tuo collaboratore le attività svolte bene piuttosto che evidenziargli quelle eseguite male perché solo così si motivano le persone e si stimolano a fare meglio.

L’apprezzamento è ciò che fa veramente muovere (“motiv-azione” ovvero avere un motivo per agire) e migliorare le persone: la motivazione infatti deriva dal latino “motus” (movimento) e indica il muoversi di un soggetto verso qualcosa di desiderato, uno scopo, un obiettivo, consentendogli di affrontare con forza e grinta una specifica fatica o rinuncia.

Quante volte in una giornata dicibrava/o!”, “ottimo lavoro!”, “mi complimento per il lavoro svolto!”, “eccellente!” ai tuoi collaboratori? Quanto “carburante motivazionale” trasferisci ai tuoi Assistenti di Studio?

Va abbandonata, al contempo, l’erronea convinzione che complimentarsi e gratificare verbalmente i tuoi collaboratori corrisponda ad una loro diretta ed immediata pretesa di un aumento di stipendio: non apprezzare sistematicamente i tuoi collaboratori equivale a demotivarli ed a generare una produttività inferiore.

Anzi, per assurdo, le persone finiranno con l’essere motivate unicamente dagli aumenti di stipendio (con un effetto “fuoco di paglia” già nel breve periodo).

Collaboratori frequentemente apprezzati manifestano un elevato livello di motivazione mentre quelli raramente, o mai, apprezzati presentano una demotivazione crescente: devi dunque allenarti ad esprimere apprezzamenti e riconoscimenti ai tuoi collaboratori.

Non aspettare che i tuoi collaboratori compiano le attività in maniera perfetta prima di lodarli, non dare mai per scontati il loro lavoro ed i loro risultati (anche se è il motivo per cui corrispondi loro lo stipendio): le persone apprezzate si concentrano maggiormente su ciò che hanno svolto bene, si allenano con impegno stimolàte dai risultati ottenuti e dagli apprezzamenti ricevuti.

Il tuo ruolo come notaio leader® è fondamentale: i tuoi collaboratori hanno bisogno che li aiuti a far emergere ed allenare le loro qualità, capacità e competenze generando in loro autostima e motivazione, che “a cascata” saranno il motore del tuo Studio Notarile.

Ogni collaboratore del tuo Studio Notarile ha un personale talento: dèdicati a loro per farli crescere, formarli, allènali per riuscire a delegare, solo in tal modo potrai evitare di finire in sovraccarico, lavorando anche tutti i fine settimana, costretto ad operare sempre in urgenza ed emergenza ed al contempo con un team di collaboratori demotivati.

Allèna i tuoi collaboratori ad essere vincenti, apprezza il loro operato, coltiva la loro autostima e la loro motivazione: ti daranno non solo il loro tempo ma anche il loro cuore.

Al secondo posto, solitamente, i collaboratori di Studio indicano il “sentirsi coinvolti nei problemi del lavoro” perché il coinvolgimento è strettamente connesso con le informazioni e con la comunicazione ed una persona senza informazioni non è in grado di assumersi responsabilità.

La comunicazione è il collante che tiene unito uno Studio Notarile: collaboratori ben informati sulle procedure di Studio, sui compiti e le responsabilità proprie e dei colleghi, sulle pratiche in essere, sui clienti, sulle modalità operative sono collaboratori produttivi perché si sentono pienamente coinvolti.

Le persone informate sono obbligate ad agire in modo responsabile.

Al terzo posto, la maggioranza dei collaboratori di Studio indica la “comprensione ed interesse verso i problemi personali” nel senso di un reale interessamento verso il collaboratore come persona affinchè stia bene non solo sul posto di lavoro ma raggiunga un equilibrio soddisfacente nella propria vita personale e professionale.

Ciò che motiva veramente le persone è l’attenzione e l’interesse che dài loro, ascoltandole e coinvolgendole: ogni volta che ti interessi veramente ad un tuo collaboratore, ogni volta che lui davvero ti sta a cuore, come conseguenza si interesserà a te, reagirà in modo positivo se tu sentirai davvero empaticamente quello che sente lui e lo tratterai non come un numero ma come un individuo.

Questo non significa farti carico dei problemi personali dei tuoi Assistenti Notarili ma va inteso nel senso che devi ascoltare i tuoi collaboratori, conoscerli, comprendere quello che succede nelle loro vite, prestare attenzione alle loro emozioni ed alle loro problematiche.

Non dimenticare mai che nella “retribuzione attesa ” dai tuoi collaboratori, nel suo concetto più ampio, vi è sempre una componente tangibile rappresentata da stipendio, incentivi e spazi/attrezzature ed una componente intangibile costituita dal pieno apprezzamento per il lavoro svolto, dal coinvolgimento nei problemi del lavoro e dall’interesse per loro come persone.

Ogni volta che qualcuno dei fattori (tangibili ed intangibili) presenti nella retribuzione in senso ampio si sbilancia, assisteremo ad un collaboratore che scivola verso la demotivazione: in un collaboratore motivato entrambe le componenti della retribuzione sono presenti e ben bilanciate.

La tua bravura come notaio leader® consiste nel mantenere in equilibrio tutti i fattori o nel comprendere quali sono quegli elementi tangibili o intangibili della retribuzione che sono sbilanciati e che generano demotivazione nei tuoi collaboratori (in questo puoi anche farti aiutare da professionisti che se ne occupano).

Quando non esprimi regolarmente il pieno apprezzamento ai tuoi collaboratori, non li coinvolgi e non ti interessi veramente a loro, stai facendo in modo che siano meno motivati e di conseguenza meno produttivi: se ti fossilizzi altresì solo sui loro errori e sbagli stai contribuendo non poco in prima persona alla loro demotivazione.

I tuoi collaboratori mostreranno dedizione e daranno il loro cuore a te notaio leader® quando, come un bravo allenatore, li metterai in condizione di migliorarsi, di crescere, di apprendere, coinvolgendoli ed interessandoti davvero a loro come persone, facendoli sentire appieno parte del tuo Studio Notarile.

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